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Dott. Marco Biricotti

Surrenalectomia

Rimozione della ghiandola surrenale con tecniche mini-invasive: intervento preciso, recupero rapido

Cos'è la surrenalectomia

La surrenalectomia è l’intervento chirurgico con cui rimuovo una o entrambe le ghiandole surrenali, piccoli organi situati sopra i reni, responsabili della produzione di ormoni fondamentali (adrenalina, cortisolo, aldosterone, ecc.).

È indicata quando viene diagnosticata la presenza di:

  • Adenomi surrenalici funzionanti (che producono ormoni in eccesso)
  • Tumori benigni di grandi dimensioni
  • Carcinomi surrenalici
  • Feocromocitoma (tumore che provoca ipertensione grave)
  • Masse sospette rilevate incidentalmente (incidentalomi)

L’intervento permette di risolvere i disturbi ormonali e di prevenire complicanze o progressioni tumorali.

Quando consiglio l’intervento

Ti propongo la surrenalectomia se:

  • Gli esami mostrano una produzione anomala di ormoni surrenalici
  • L’ecografia, la TAC o la risonanza mostrano una massa sospetta
  • Soffri di ipertensione severa e resistente ai farmaci (es. in caso di feocromocitoma)
  • Hai una diagnosi certa o probabile di tumore surrenalico

Valuto sempre in modo personalizzato il rapporto tra benefici dell’intervento e caratteristiche della massa, coinvolgendo anche l’endocrinologo nel percorso decisionale.

Le tecniche che utilizzo

Eseguo la surrenalectomia quasi sempre con approccio mini-invasivo, scegliendo tra due tecniche avanzate:

1. Chirurgia laparoscopica

Attraverso 3-4 piccole incisioni nella parete addominale, accedo alla ghiandola surrenale utilizzando una telecamera ad alta definizione. Questa tecnica garantisce:

  • Massima precisione

  • Rispetto dei tessuti circostanti

  • Recupero post-operatorio più veloce

  • Minimo impatto estetico

2. Chirurgia robotica

In casi selezionati (soprattutto per masse complesse o localizzate in profondità), utilizzo la chirurgia robotica, che consente manovre millimetriche e una visione tridimensionale.

È ideale per garantire il massimo controllo, soprattutto in zone vicine a strutture delicate come i vasi renali o la vena cava.

Come si svolge l’intervento

La durata dell’intervento varia tra 1 e 1,5 ore, a seconda della sede (destra o sinistra) e della complessità.

L’intervento si esegue in anestesia generale, e nella maggior parte dei casi la degenza è di 2-3 giorni. Durante il ricovero, monitoro attentamente i valori ormonali e i parametri vitali.

Se necessario, ti seguirò anche nella fase di adattamento ormonale post-operatorio, in collaborazione con il tuo endocrinologo.

Tempi di recupero

Grazie all’approccio mini-invasivo:

  • Ti alzi e cammini già il giorno dopo l’intervento
  • Riprendi l’alimentazione normalmente dopo poche ore
  • Puoi tornare alle attività quotidiane in 5-7 giorni
  • Per l’attività sportiva o lavorativa intensa consiglio di attendere 3-4 settimane

Mi prendo cura personalmente di tutto il percorso, anche nelle settimane successive alla dimissione.

Segni e cicatrici

Le cicatrici sono piccole, sottili e ben posizionate, spesso nascoste tra le pieghe dell’addome. Utilizzo suture estetiche riassorbibili o colle chirurgiche, per ridurre al minimo l’impatto visivo.

Nel tempo, diventano praticamente invisibili.

Domande frequenti (FAQ)

Vivrò normalmente con una sola surrenale?

Sì. Nella maggior parte dei casi, una sola ghiandola è sufficiente per garantire una funzione ormonale normale. Solo in caso di surrenalectomia bilaterale sarà necessario un supporto farmacologico a vita.

È un intervento delicato, ma se eseguito con tecnica mini-invasiva e da mani esperte, i rischi sono contenuti. Seguo protocolli precisi per ridurre ogni possibile complicanza.

Dipende dal tipo di lesione e dalla tua anatomia. In alcuni casi, il robot consente una maggiore precisione, ma anche la laparoscopia è altamente efficace. Ti spiegherò con trasparenza quale tecnica è più adatta a te.

Dipende dal tipo di massa e dall’attività ormonale. In alcuni casi, può essere necessaria una terapia sostitutiva transitoria o, se bilaterale, permanente. L’endocrinologo ti seguirà in coordinamento con me.

Per lavori leggeri, spesso bastano 7-10 giorni. Se il lavoro è fisico, consiglio 3-4 settimane di pausa.