La linfoadenectomia è l’intervento chirurgico con cui rimuovo uno o più linfonodi da una specifica regione del corpo — collo (cervicale), inguine (inguinale) o ascella (ascellare) — quando sono sospetti o coinvolti in patologie oncologiche.
Può essere indicata sia per scopo diagnostico (biopsia linfonodale) che terapeutico, quando i linfonodi risultano sedi di metastasi o infezione cronica.
Ti propongo una linfoadenectomia se:
La rimozione dei linfonodi può essere limitata (biopsia mirata) o estesa (dissezione linfonodale), a seconda del quadro clinico e oncologico.
L’intervento varia molto in base alla sede e all’obiettivo. In ogni caso, scelgo l’approccio più preciso e rispettoso dei tessuti, utilizzando tecniche mini-invasive ogni volta che possibile.
Effettuo la rimozione di uno o più linfonodi del collo, rispettando le strutture vitali come nervi, vasi e ghiandole salivari. È spesso associata a tumori della tiroide, laringe o faringe.
Viene eseguita soprattutto in pazienti oncologici, ad esempio nei casi di carcinoma mammario. Posso rimuovere il linfonodo sentinella (biopsia selettiva) o eseguire una dissezione più ampia, se indicato.
Indicata in caso di tumori cutanei (come il melanoma), infezioni croniche o metastasi localizzate. L’intervento viene pianificato con precisione, valutando sempre il rischio di linfedema e altre complicanze.
L’intervento ha una durata media tra 30 e 90 minuti, a seconda della complessità e della sede. Si esegue in anestesia generale o loco-regionale.
In alcuni casi è possibile la dimissione in giornata, in altri è previsto un ricovero di 1-2 notti.
Possono essere posizionati drenaggi temporanei, che vengono rimossi dopo pochi giorni.
La ripresa è generalmente rapida:
Ti seguirò personalmente in tutte le fasi post-operatorie, inclusa la gestione del linfodrenaggio, della ferita e degli eventuali esami istologici.
Curo sempre l’aspetto estetico dell’intervento: le incisioni vengono realizzate con attenzione, in zone che consentano una buona guarigione e il minimo impatto visivo, compatibilmente con la sicurezza oncologica.
Se l’intervento è mini-invasivo, la cicatrice è ridotta e ben posizionata.
Generalmente no. Il dolore è contenuto e ben gestibile con farmaci comuni. Nei primi giorni potresti avvertire solo un lieve fastidio nella zona operata.
Sì, soprattutto per l’inguine e l’ascella. Ma adottando tecniche precise e seguendo corretti protocolli post-operatori, il rischio è molto ridotto. Ti spiegherò come prevenire e riconoscere i segni precoci.
Serve a capire se la malattia si è diffusa (diagnosi) oppure a rimuovere completamente cellule tumorali residue (terapia). In entrambi i casi è un passaggio fondamentale per la cura.
Di solito entro 5-7 giorni dall’intervento. Appena disponibile, ti contatterò personalmente per discuterlo insieme.
Per attività sedentarie, anche dopo 5-7 giorni. Se il tuo lavoro richiede sforzi fisici, potrebbero essere necessarie 2-3 settimane.
Dott. Marco Biricotti – Via Borgognini, 41 Viareggio (LU) – C.F. BRCMRC83T24E625V – P.I. 01774140493