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Dott. Marco Biricotti

Revisione di cicatrici ipertrofiche e cheloidi

Quando la pelle non guarisce bene, la chirurgia estetica può restituire armonia

Le cicatrici ipertrofiche e i cheloidi sono alterazioni patologiche della normale guarigione cutanea.
Possono comparire dopo traumi, interventi chirurgici, ustioni o anche semplici piercing, creando inestetismi visibili, fastidi fisici (come prurito o dolore) e disagio psicologico.

La chirurgia estetica offre diverse soluzioni per migliorare o correggere queste cicatrici, restituendo alla pelle un aspetto più regolare e alla persona maggiore fiducia in sé.

Che cosa sono?

🔹 Cicatrice ipertrofica
È una cicatrice in rilievo, arrossata, talvolta pruriginosa, che rimane all’interno dei margini della ferita originale.
Tende a migliorare nel tempo, ma in alcuni casi può persistere o peggiorare.

🔸 Cheloide
È una cicatrice più aggressiva, che si estende oltre i limiti della ferita iniziale, cresce in modo irregolare e può continuare ad espandersi anche dopo la guarigione.
È spesso più difficile da trattare, ha una componente genetica e si manifesta più frequentemente in alcune aree del corpo (spalle, petto, orecchie).

A chi è rivolta la revisione chirurgica

  • Pazienti con cicatrici evidenti che causano disagio estetico o psicologico;
  • Persone con dolore, tensione o prurito persistente nella zona della cicatrice;
  • Chi ha già tentato trattamenti conservativi senza risultati soddisfacenti;
  • Chi desidera migliorare l’aspetto di cicatrici chirurgiche, post-traumatiche o da ustione.

Quando è possibile intervenire (e quando no)

✅ La revisione è indicata quando:

  • la cicatrice è stabilizzata da almeno 6 mesi;
  • non sono presenti infezioni o infiammazioni attive;
  • il paziente è in buona salute generale e non ha fattori di rischio non controllati.

🚫 Non si interviene se:

  • la cicatrice è ancora in fase di maturazione;
  • ci sono patologie dermatologiche attive nella zona;
  • si è in trattamento con farmaci che alterano la cicatrizzazione (es. corticosteroidi, anticoagulanti, ecc.) senza adeguata gestione.

Come si svolge il trattamento

La tecnica varia a seconda del tipo di cicatrice e delle sue caratteristiche.
L’intervento può essere eseguito in anestesia locale in regime ambulatoriale e ha una durata media di 30–60 minuti.

Le opzioni includono:

  • Escissione chirurgica e nuova sutura con tecniche “a Z”, “a W” o lineari, per redistribuire le tensioni cutanee;
  • Trattamenti adiuvanti:

    • infiltrazioni di cortisonici o farmaci anticheloidei;
    • laser frazionati per migliorare la qualità della cicatrice;
    • cerotti in silicone, pressione locale o medicazioni occlusive post-operatorie.

In alcuni casi si possono combinare tecniche rigenerative (PRP, lipofilling) per migliorare l’elasticità e la qualità della pelle.

Post-operatorio, recupero e cicatrici

🕒 Recupero:

  • ripresa della vita quotidiana: 1–2 giorni;
  • medicazioni regolari per 2–3 settimane;
  • uso di cerotti o bendaggi compressivi per 30–60 giorni (a seconda del caso);
  • controlli periodici per monitorare la guarigione.

💡 La nuova cicatrice viene monitorata attentamente per prevenire una recidiva.
 In alcuni casi, può essere necessaria una seconda seduta o un trattamento combinato.

Dolore post-operatorio

L’intervento è poco doloroso.
Si può avvertire:

  • lieve fastidio o tensione locale nei primi 2–3 giorni;
  • arrossamento o sensibilità nella zona trattata.

Il dolore è facilmente controllabile con analgesici comuni.

Risultati e durata

I risultati possono variare a seconda del tipo di cicatrice e della risposta individuale, ma nella maggior parte dei casi si ottiene:

  • una netta riduzione del rilievo, arrossamento o irregolarità;
  • miglioramento estetico evidente e duraturo;
  • migliore integrazione della cicatrice nella pelle circostante.

Il controllo e la prevenzione della recidiva sono parte integrante del percorso.

Costi indicativi

💰 Range: €800 – €3.000, in base a:

  • estensione e posizione della cicatrice;
  • tecnica utilizzata;
  • eventuali trattamenti associati (laser, PRP, infiltrazioni).

Domande frequenti (FAQ)

✂️ Il cheloide può tornare anche dopo l’intervento?

Sì, purtroppo la recidiva è possibile, soprattutto nei soggetti predisposti.
Per questo motivo si associano sempre trattamenti preventivi post-operatori (pressione, cortisonici, laser, silicone).

Una cicatrice ha bisogno di 6–12 mesi per maturare completamente.
I miglioramenti si vedono già dopo le prime settimane, ma il risultato finale va valutato nel lungo termine.

In pazienti predisposti sì, con:

  • chirurgia meno invasiva possibile,
  • cerotti in silicone fin da subito,
  • eventuale prevenzione con farmaci topici o iniettivi.

No. In molti casi si può iniziare con trattamenti non chirurgici (infiltrazioni, laser, creme), e ricorrere alla chirurgia solo in caso di fallimento o cicatrici già consolidate.

Il mio approccio

La gestione di una cicatrice non è solo tecnica: è empatia, ascolto, precisione.
Valuteremo insieme il tuo caso, per costruire un percorso su misura, combinando chirurgia e trattamenti conservativi, con l’obiettivo di migliorare l’aspetto estetico, il comfort e la serenità personale.