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Dott. Marco Biricotti

Ernioplastica della Parete Addominale

Tecniche mini-invasive per la correzione sicura di ernie addominali complesse

Di cosa si tratta

Con il termine ernie della parete addominale mi riferisco a protrusioni di tessuti o organi interni attraverso zone di debolezza della muscolatura dell’addome, al di fuori della zona inguinale. Le più comuni sono le ernie epigastriche, ombelicali, spigeliane o post-incisionali (legate a precedenti interventi chirurgici).

Queste ernie possono causare fastidi, dolore e, in alcuni casi, complicanze serie. Per questo motivo, quando presenti, è importante valutarle con attenzione e trattarle con un intervento risolutivo e poco invasivo.

Quando consiglio l’intervento

Intervengo quando l’ernia causa:

  • Dolore o senso di trazione nella zona addominale
  • Rigonfiamenti visibili o palpabili sotto la pelle
  • Difficoltà nei movimenti o durante gli sforzi
  • Diagnosi ecografica o TAC che ne conferma la presenza

Nei casi in cui l’ernia cresca nel tempo o sia a rischio di strozzamento, è opportuno programmare l’intervento il prima possibile.

Come opero

Scelgo la tecnica più adatta in base al tipo, alla posizione e alla grandezza dell’ernia. Mi avvalgo sia della chirurgia laparoscopica che di tecniche open mini-invasive, sempre con l’obiettivo di:

  • Ridurre al minimo le incisioni
  • Diminuire il dolore post-operatorio
  • Garantire un recupero rapido
  • Ottenere un ottimo risultato estetico

 

Approccio laparoscopico

Attraverso piccole incisioni e una telecamera ad alta definizione, raggiungo il punto di debolezza della parete addominale e posiziono una rete protesica leggera e biocompatibile. Questa tecnica mi permette di rinforzare l’area senza stressare i tessuti circostanti.

Approccio open mini-invasivo

In alcuni casi specifici, utilizzo una tecnica “open” con incisione ridotta, sempre con posizionamento della rete. È una valida alternativa per pazienti selezionati o per ernie molto localizzate.

L’intervento

L’intervento ha una durata variabile, di solito tra i 40 e 90 minuti, e può essere eseguito in day hospital o con una notte di degenza, a seconda della complessità del caso.

Mi occupo personalmente di seguire ogni paziente prima, durante e dopo l’intervento, garantendo continuità di cura e un percorso chiaro e rassicurante.

Tempi di recupero

Con le tecniche mini-invasive che utilizzo:

  • Puoi tornare a camminare il giorno stesso dell’intervento
  • Le attività leggere possono essere riprese in 3-5 giorni
  • Lo sport moderato dopo 2-3 settimane
  • Gli sforzi intensi o pesi importanti dopo circa 4 settimane

Ogni recupero è personalizzato: ti accompagno passo passo, valutando insieme i tempi giusti per te.

Cicatrici e segni residui

Uno dei miei obiettivi è sempre minimizzare l’impatto estetico. Nella tecnica laparoscopica, le incisioni sono di 5-10 mm e spesso non lasciano segni visibili. Anche negli approcci open, uso tecniche di sutura e accesso che rispettano al massimo la pelle e la muscolatura.

Domande frequenti (FAQ)

Queste ernie sono pericolose?

Se non trattate, possono aumentare di volume e rischiare complicanze come lo strozzamento. Intervenire in tempo permette una chirurgia più sicura e un recupero più semplice.

Tratto frequentemente ernie post-operatorie. In questi casi, valuto attentamente la situazione con esami pre-operatori e scelgo la tecnica più sicura per te.

No. Le reti moderne sono molto sottili e flessibili, si integrano perfettamente nel corpo e non si percepiscono né visivamente né al tatto.

Sì. L’ernia può colpire persone di ogni corporatura. In caso di sovrappeso, può essere utile associare un percorso di dimagrimento per migliorare i risultati a lungo termine, ma l’intervento è comunque possibile e sicuro.

 L’uso di reti di alta qualità e il corretto posizionamento garantiscono risultati stabili e duraturi nel tempo, con un basso rischio di recidiva.